Sede Museo Missionario d'Arte Cinese e Museo dell'Osservanza - Bologna

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The convent and church of San Paolo in Monte, now know as the Osservanza, date from the early 15th century. The complex rapidly became a centre of culture: the growing number of religious devoted to study led to the acquisition of several buildings and a plot of land at the bottom of the hill in 1465, ultimately forming the complex of the Annunziata. In the 16th century it was transformed into a cloistered convent that had an extensive library of precious books and rare codices. Due to the Napoleonic suppression, in 1810 the complex, along with its relics and artwork, became state property. It was then acquired by the minister Antonio Aldini, who had the church and part of the convent torn down to use the material to build the Villa Aldini. In 1824 the convent was returned to the friars and work soon commenced to build a new church in a neoclassical basilica style. Due to various events, the convent architecture was significantly modified and during the Second World War a section was destroyed in an air raid (1944). Reconstruction, adaptation and further structural modifications followed. Extensive work was done in the late 20th century to restore the architectural and static structures of the church, 17th-century library and cloister.
Il convento e la chiesa di S. Paolo in Monte, oggi detti dell'Osservanza, risalgono agli inizi del XV secolo. L'Osservanza divenne presto un centro di cultura: fu infatti proprio il crescente numero di religiosi dediti allo studio a consigliare di acquistare nel 1465, ai piedi del colle, alcuni edifici e un'area di terreno che divennero il complesso dell'Annunziata. Nel Cinquecento l'Osservanza, si trasformò in convento di ritiro, che fu poi dotato di una ricca biblioteca con libri preziosi e rari codici. Nel 1810, a causa della soppressione napoleonica, il complesso con i suoi cimeli e le sue opere d'arte passò al demanio; poi fu acquistato dal ministro Antonio Aldini, che abbatté la chiesa e parte del convento, per recuperare materiale per la costruzione di Villa Aldini. Nel 1824 il convento ritornò ai religiosi e presto si intraprese la costruzione della nuova chiesa, in stile neoclassico basilicale. L'architettura del convento subì notevoli modifiche a seguito di molteplici vicissitudini, fino a che durante l'ultimo conflitto, nel 1944, parte del convento fu distrutto da un'incursione aerea. Seguirono lavori di ricostruzione, di adattamento e ulteriori modifiche strutturali. Alla fine del secolo scorso si è intervenuti in modo sostanziale nel restauro delle strutture architettoniche e statiche della chiesa, della biblioteca secentesca e del chiostro.
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