"Sottobosco" (dipinto), Spada Giorgio

http://dati.emilia-romagna.it/id/ibc/IT-ER-X100FC02/HistoricOrArtisticProperty/125112 entità di tipo: MovableCulturalProperty

Sottobosco è un'opera dalle connotazioni informali. Il percorso di Spada è stato caratterizzato da diverse tappe che hanno interessato dapprima un “ultimo naturalismo”, Bacon poi una composizione simbolica di matrice surrealista, un'oggettualità pittorica tra pop e informale e infine un ritorno a un informale ma di tipo segnino e non materico. L'informale per Spada è ben spiegato da Solmi: “[Pur] ritrovando l'attualità inattuale delle cose e dei segni minacciati da quella “tentazione dell'informale” di cui parlò De Grada, [la] tentazione dell'informe, del non dichiarato, resta tale, cosicché l'immagine di Spada si trova come in oscillazione: non nega le sue radici figurali, ma non le assume nei modi mimetici del naturalismo ne in quelli ideologici del realismo, evitando anche il rischio di un distaccato gioco dei simboli. ” (Solmi F.) “Sembrava che la sua pittura si trovasse ad un crocevia, come se lui stesso esitasse a scegliere quale dovesse essere il suo linguaggio: sopravvivevano, ma sempre più raffinate, le atmosfere delle paludi cui si affiancavano i collages concepiti come distruzione e creazione della realtà, poi le composizioni pittoriche, sempre meno realistiche, che sintetizzavano e completavano la suggestione dei collages”. (Biografia Giorgio Spada)
"Sottobosco" (dipinto), Spada Giorgio 
sec. XX 
dipinto 
Spada Giorgio (1927 -1999) 
tela/ pittura a olio 
bibliografia di confronto: Collina C., Il percento per l'arte in Emilia-Romagna. La legge del 29 luglio 1949 n. 717: applicazioni ed evoluzioni del 2% sul territorio, Bologna, Compositori, 2009 
Sottobosco è un'opera dalle connotazioni informali. Il percorso di Spada è stato caratterizzato da diverse tappe che hanno interessato dapprima un “ultimo naturalismo”, Bacon poi una composizione simbolica di matrice surrealista, un'oggettualità pittorica tra pop e informale e infine un ritorno a un informale ma di tipo segnino e non materico. L'informale per Spada è ben spiegato da Solmi: “[Pur] ritrovando l'attualità inattuale delle cose e dei segni minacciati da quella “tentazione dell'informale” di cui parlò De Grada, [la] tentazione dell'informe, del non dichiarato, resta tale, cosicché l'immagine di Spada si trova come in oscillazione: non nega le sue radici figurali, ma non le assume nei modi mimetici del naturalismo ne in quelli ideologici del realismo, evitando anche il rischio di un distaccato gioco dei simboli. ” (Solmi F.) “Sembrava che la sua pittura si trovasse ad un crocevia, come se lui stesso esitasse a scegliere quale dovesse essere il suo linguaggio: sopravvivevano, ma sempre più raffinate, le atmosfere delle paludi cui si affiancavano i collages concepiti come distruzione e creazione della realtà, poi le composizioni pittoriche, sempre meno realistiche, che sintetizzavano e completavano la suggestione dei collages”. (Biografia Giorgio Spada) 
Sottobosco 

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