Cristo deposto dalla croce (dipinto), Bertucci Jacopo detto Jacopone da Faenza (1552-1553)
http://dati.emilia-romagna.it/id/ibc/IT-ER-RA051/HistoricOrArtisticProperty/55216 entità di tipo: MovableCulturalProperty
Il dipinto fu acquisito dalla Pinacoteca in seguito alle soppressioni napoleoniche.
Il Bertucci nasce a Faenza nel 1502 in una famiglia di pittori: il padre Giovan Battista il Vecchio e lo zio Girolamo Bertucci si occuparono della sua prima formazione. Nel 1520 il Bertucci soggiornò a Roma, poi fra il 1534 e il 1539 ricevette le sue prime commissioni a Faenza e tra il 1540 e il 1543 decorò la cupola di San Vitale a Ravenna.
Quest’opera fu eseguita per la Chiesa di San Rocco di Faenza. Nel 1539 i confratelli di San Rocco lo incaricarono di realizzare un quadro raffigurante la storia del loro santo, il Bertucci tardò molto ad eseguirlo e quindi fu citato. Alla fine il tutto si concluse con un accordo secondo il quale l’artista avrebbe potuto scegliere il soggetto a suo piacimento, tale opera fu così realizzata tra il 1552 e il 1553.
Cristo deposto dalla croce (dipinto), Bertucci Jacopo detto Jacopone da Faenza (1552-1553)
1552-1553
Bertucci Jacopo detto Jacopone da Faenza (1502-ca. -1579)
In uno scenario collinare, ai piedi della croce ripresa di scorcio, si svolge la scena della deposizione di Cristo posto su un drappo bianco da due portatori, mentre intorno Apostoli e pie donne si disperano e sorreggono la Madonna svenuta.
Il dipinto fu acquisito dalla Pinacoteca in seguito alle soppressioni napoleoniche.
Il Bertucci nasce a Faenza nel 1502 in una famiglia di pittori: il padre Giovan Battista il Vecchio e lo zio Girolamo Bertucci si occuparono della sua prima formazione. Nel 1520 il Bertucci soggiornò a Roma, poi fra il 1534 e il 1539 ricevette le sue prime commissioni a Faenza e tra il 1540 e il 1543 decorò la cupola di San Vitale a Ravenna.
Quest’opera fu eseguita per la Chiesa di San Rocco di Faenza. Nel 1539 i confratelli di San Rocco lo incaricarono di realizzare un quadro raffigurante la storia del loro santo, il Bertucci tardò molto ad eseguirlo e quindi fu citato. Alla fine il tutto si concluse con un accordo secondo il quale l’artista avrebbe potuto scegliere il soggetto a suo piacimento, tale opera fu così realizzata tra il 1552 e il 1553.