monumento funebre, Basoli Francesco (1818-1873)

http://dati.emilia-romagna.it/id/ibc/IT-ER-LC-00002/HistoricOrArtisticProperty/70995 entità di tipo: MovableCulturalProperty

Dipinto murale realizzato dal figurista Francesco Basoli, con ornati di Domenico Ferri. Il pessimo stato di conservazione del monumento rende il dipinto di difficile lettura. Per descrivere il soggetto con minore approssimazione ci siamo riferiti a due foto in bianco e nero conservate in Certosa, e precisamnte una del 1975 e l'altra del 1982. Tali testimonianze dimostrano come il processo di degradazione sia repentino e come sia assolutamente urgente intervenire con un'operazione di restauro.
monumento funebre, Basoli Francesco (1818-1873) 
1818-1873 
monumento funebre 
Ferri Domenico (1795 -1874) 
Basoli Francesco (notizie-fine-sec.-XVIII -inizio-sec.-XIX) 
intonaco/ pittura a tempera 
marmo bianco/ incisione 
stucco  
bibliografia specifica: Le meraviglie di Bologna La Certosa di Bologna, Bologna, Santarini, 1993, V. VI, p. 93 
Monumento sepolcrale a parete formato da un dipinto murale, oggi in pessimo stato di conservazione, e da tre lapidi, anch'esse in parte compromesse. Il dipinto rappresenta un alto basamento di colore giallo-arancio che reca al centro un finto rilievo a monocromo in cui si intravede una donna semidistesa con tre bambini attorno (la Carità). Ai lati sono raffigurate due anfore stilizzate. Sopra il basamento è dipinto il sarcofago nella cui facciata anteriore è inserita la lapide principale. Ai lati del sarcofago stanno un genio funebre (a sinistra) ed una donna che abbraccia il coperchio in atteggiamento di disperazione (a destra). Sulla sommità del coperchio è dipinta un'urna cineraria. Due lapidi marmoree, collocate l'una sopra l'altra, sono inserite nello zoccolo del monumento, sotto il dipinto. 
Dipinto murale realizzato dal figurista Francesco Basoli, con ornati di Domenico Ferri. Il pessimo stato di conservazione del monumento rende il dipinto di difficile lettura. Per descrivere il soggetto con minore approssimazione ci siamo riferiti a due foto in bianco e nero conservate in Certosa, e precisamnte una del 1975 e l'altra del 1982. Tali testimonianze dimostrano come il processo di degradazione sia repentino e come sia assolutamente urgente intervenire con un'operazione di restauro. 

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