figura allegorica della Medicina seduta sopra l'ingresso di un monumento funebre a forma di piramide (dipinto murale), Minozzi Flaminio (1801)

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Il dipinto, che rappresenta il primo monumento realizzato nel Chiostro rinascimentale della Certosa (1801), fu eseguito dall'ornatista Flaminio Minozzi, con figure di Pietro Fancelli. L'opera, con il suo soggetto anticheggiante e lo stile eclettico, ebbe molta fortuna in Certosa e fu ripresa più volte diventando una sorta di modello per gli ornatisti successivi. Ritornerà in molti monumenti lo stesso sfondamento illusionistico della parete e l'ambientazione della scena "en plein air". La rappresentazione allegorica della Medicina, la cui iconografia è presa dal Ripa, rimanda all'attività dell'estinto, famoso chirurgo e presidente della Commissione di Sanità. Dal disegno del monumento, pubblicato nel 1825 da Luigi Zecchi nella sua Collezione dei Monumenti sepolcrali del Cimitero di Bologna, apprendiamo che nella parte inferiore della parete, in primo piano, doveva essere rappresentato una sorta di parapetto sormontato da due sfingi, con un'apertura centrale.
figura allegorica della Medicina seduta sopra l'ingresso di un monumento funebre a forma di piramide (dipinto murale), Minozzi Flaminio (1801) 
figura allegorica della Medicina seduta sopra l'ingresso di un monumento funebre a forma di piramide 
1801 
dipinto murale 
Fancelli Pietro (1764 -1850) 
Minozzi Flaminio (1735 -1817) 
intonaco/ pittura a tempera 
bibliografia specifica: La Certosa di Bologna immortalità della memoria, Bologna, Compositori, 1998, pp. 184, 187-189 
bibliografia specifica: Le meraviglie di Bologna La Certosa di Bologna, Bologna, Santarini, 1993, V. VI, p. 91 
Dipinto raffigurante una tomba in stile egizio a forma di piramide, con colonne, fregi e basamento ornati da bassorilievi. La porta, occupata dalla lapide principale, è sormontata dalla rappresentazione della Medicina, figura femminile allegorica con ghirlanda in capo che tiene nella mano destra un gallo e in quella sinistra la verga di Esculapio. Sull'architrave è rappresentata una clessidra alata e due fiaccole incrociate. Il sarcofago è posto all'aperto e ai lati della piramide appaiono, in lontananza, file di cipressi. 
Il dipinto, che rappresenta il primo monumento realizzato nel Chiostro rinascimentale della Certosa (1801), fu eseguito dall'ornatista Flaminio Minozzi, con figure di Pietro Fancelli. L'opera, con il suo soggetto anticheggiante e lo stile eclettico, ebbe molta fortuna in Certosa e fu ripresa più volte diventando una sorta di modello per gli ornatisti successivi. Ritornerà in molti monumenti lo stesso sfondamento illusionistico della parete e l'ambientazione della scena "en plein air". La rappresentazione allegorica della Medicina, la cui iconografia è presa dal Ripa, rimanda all'attività dell'estinto, famoso chirurgo e presidente della Commissione di Sanità. Dal disegno del monumento, pubblicato nel 1825 da Luigi Zecchi nella sua Collezione dei Monumenti sepolcrali del Cimitero di Bologna, apprendiamo che nella parte inferiore della parete, in primo piano, doveva essere rappresentato una sorta di parapetto sormontato da due sfingi, con un'apertura centrale. 

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