finta architettura dipinta con telamoni, sfingi e altri soggetti egizi (dipinto murale), Tadolini Francesco (1805)

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Il dipinto fu realizzato dal figurista Giuseppe Tadolini e dall'ornatista Petronio Rizzi. L'inserimento di elementi egizi, caratteristica che si ritrova anche in altri dipinti murali della Certosa, potrebbe alludere a significati massonici.
finta architettura dipinta con telamoni, sfingi e altri soggetti egizi (dipinto murale), Tadolini Francesco (1805) 
finta architettura dipinta con telamoni, sfingi e altri soggetti egizi 
1805 
dipinto murale 
Rizzi Petronio (notizie-1800-1849-ca.) 
Tadolini Francesco (1723 -1805) 
intonaco/ pittura a tempera 
bibliografia specifica: La Certosa di Bologna immortalità della memoria, Bologna, Compositori, 1998, pp. 192-193 
bibliografia specifica: Matteucci A.M., Psicon, 1975, p. 78 
bibliografia specifica: Le meraviglie di Bologna La Certosa di Bologna, Bologna, Santarini, 1993, V. VI, p. 92 
Dipinto murale che rappresenta una finta architettura in stile egizio. Un grande arco di ingresso, fiancheggiato da due telamoni in funzione di colonne, inquadra la camera sepolcrale al centro della quale è posto un sarcofago con festone. La camera presenta sulle pareti una decorazione a pigne. Al centro è dipinta una fiaccola accesa. Sopra l'architrave d'ingresso, su cui è rappresentato un teschio alato, poggiano due sfingi che inquadrano la lapide sepolcrale in marmo grigio. 
Il dipinto fu realizzato dal figurista Giuseppe Tadolini e dall'ornatista Petronio Rizzi. L'inserimento di elementi egizi, caratteristica che si ritrova anche in altri dipinti murali della Certosa, potrebbe alludere a significati massonici. 

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