Case a schiera "Le vele"  (Faenza)

http://dati.emilia-romagna.it/id/ibc/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/152156 entità di tipo: ArchitecturalOrLandscapeHeritage

progetto e costruzione - L’edificio risente delle particolari condizioni del sito, un terreno molto articolato che l’architetto sfrutta assecondando l’andamento curvilineo di via Farini generando il principale motivo formale dell’edificio. Il fronte principale delle residenze segue, infatti, questo vincolo, conformandosi come una facciata dal profilo flesso, che segue il tracciato viario. Esso assume la doppia valenza di motivo espressivo dell’architettura e di elemento attraverso cui si procede ad una rivisitazione del tradizionale rapporto della casa con la strada, tema caratteristico della tipologia a schiera. Si vede qui, come in altri progetti di Monti, il lavoro sui valori plastici dell’architettura abbinati alla revisione degli schemi distributivi tradizionali. Il fronte principale si sviluppa su due piani verticali, concentrando in questa parte il maggior sforzo compositivo, mentre gli altri prospetti sono lasciati più spogli. Il primo piano, alla quota del livello terra, è arretrato rispetto alla linea della strada creando uno spazio di protezione agli ingressi privati. Nella porzione superiore dello stesso piano, Monti posiziona una loggia che minimizza l’impatto degli ingressi dei garages e alleggerisce il corpo dell’edificio, che presenta una massa compatta e uniforme, determinato dalla volontà di mostrare le possibilità offerte dall’uso prevalente del cemento armato. Con l’inserimento di questo vuoto si varia il ritmo della facciata, che sembrerebbe altrimenti dominata solo dall’andamento curvilineo. Il secondo piano verticale si trasforma in una linea poligonale di piani concavi, rivestita di pietra a spacco posizionata di costa, che s’interrompe solo in corrispondenza delle finestre a filo, suddivisa in due parti orizzontali. Le aperture sono proporzionate rispetto alla facciata e presentano sistemi di oscuramento in plastica. La prima fascia vede la presenza di una serie di finestre verticali affiancate in continuità le une alle altre, accentuando in questa parte la presenza del vuoto, mentre nella seconda, dispone aperture isolate, lasciando un maggiore spazio alle parti piene del prospetto, su cui risalta maggiormente il materiale di rivestimento.
Case a schiera "Le vele"  (Faenza) 
1968-1970 
Monti Filippo (progetto) 
progetto e costruzione - L’edificio risente delle particolari condizioni del sito, un terreno molto articolato che l’architetto sfrutta assecondando l’andamento curvilineo di via Farini generando il principale motivo formale dell’edificio. Il fronte principale delle residenze segue, infatti, questo vincolo, conformandosi come una facciata dal profilo flesso, che segue il tracciato viario. Esso assume la doppia valenza di motivo espressivo dell’architettura e di elemento attraverso cui si procede ad una rivisitazione del tradizionale rapporto della casa con la strada, tema caratteristico della tipologia a schiera. Si vede qui, come in altri progetti di Monti, il lavoro sui valori plastici dell’architettura abbinati alla revisione degli schemi distributivi tradizionali. Il fronte principale si sviluppa su due piani verticali, concentrando in questa parte il maggior sforzo compositivo, mentre gli altri prospetti sono lasciati più spogli. Il primo piano, alla quota del livello terra, è arretrato rispetto alla linea della strada creando uno spazio di protezione agli ingressi privati. Nella porzione superiore dello stesso piano, Monti posiziona una loggia che minimizza l’impatto degli ingressi dei garages e alleggerisce il corpo dell’edificio, che presenta una massa compatta e uniforme, determinato dalla volontà di mostrare le possibilità offerte dall’uso prevalente del cemento armato. Con l’inserimento di questo vuoto si varia il ritmo della facciata, che sembrerebbe altrimenti dominata solo dall’andamento curvilineo. Il secondo piano verticale si trasforma in una linea poligonale di piani concavi, rivestita di pietra a spacco posizionata di costa, che s’interrompe solo in corrispondenza delle finestre a filo, suddivisa in due parti orizzontali. Le aperture sono proporzionate rispetto alla facciata e presentano sistemi di oscuramento in plastica. La prima fascia vede la presenza di una serie di finestre verticali affiancate in continuità le une alle altre, accentuando in questa parte la presenza del vuoto, mentre nella seconda, dispone aperture isolate, lasciando un maggiore spazio alle parti piene del prospetto, su cui risalta maggiormente il materiale di rivestimento.  

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