Quartiere INA - Casa di viale Storchi (Modena)

http://dati.emilia-romagna.it/id/ibc/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/151778 entità di tipo: ArchitecturalOrLandscapeHeritage

progetto e costruzione - Il progetto di un nuovo quartiere residenziale da edificarsi sull’area dell’ex cittadella, costituisce uno dei primi interventi d’iniziativa INA-Casa a Modena a seguito dell’approvazione del “Piano Fanfani” nel 1949. L’opera è gestita dallo IACP modenese, su progetto degli architetti Mario Pucci e Vinicio Vecchi, inserendosi nelle linee guida del piano di ricostruzione di pochi anni precedente. Rispetto ad altri progetti Ina-Casa che sorgeranno in città, caratterizzati da una disposizione libera dei fabbricati in grandi aeree in cui dominano gli spazi verdi e aperti, qui l’insediamento assume un carattere più urbano, strutturandosi chiaramente sull’asse di viale Storchi che trova il suo punto focale d’origine nel gruppo rionale fascista XXVI Settembre nel 1936. Una doppia fila d’edifici si dispone in una sequenza di lotti compresi tra lo stesso viale e la parallela via Fabriani. Il lato su viale Storchi si caratterizza per la sequenza di piccoli edifici a due piani dal volume semplice e destinati a casa-bottega, che definiscono il carattere di strada commerciale che tutt’ora mantiene, accentuato dalla citazione del portico rappresentato dalla pensilina leggermente inclinata che crea un ambito protetto sul fronte strada. Nella parte retrostante di ciascun lotto, sorge invece un edificio ad uso di sola residenza di cinque piani disposto perpendicolarmente al primo. Secondo la stessa logica anche questo blocco edilizio si ripete in sequenza edificando in tal modo l’intera area. I prospetti sono caratterizzati da un’accentuata suddivisione orizzontale, scandita dai tamponamenti pieni ad intonaco e dai vuoti delle logge e dei balconi, che conferisce loro un’immagine abbastanza ricorrente degli edifici Ina del periodo.
Quartiere INA - Casa di viale Storchi (Modena) 
1949-1963 
Pucci Mario (progetto) 
Ufficio Progetti del Comune (progetto) 
Vecchi Vinicio (progetto) 
progetto e costruzione - Il progetto di un nuovo quartiere residenziale da edificarsi sull’area dell’ex cittadella, costituisce uno dei primi interventi d’iniziativa INA-Casa a Modena a seguito dell’approvazione del “Piano Fanfani” nel 1949. L’opera è gestita dallo IACP modenese, su progetto degli architetti Mario Pucci e Vinicio Vecchi, inserendosi nelle linee guida del piano di ricostruzione di pochi anni precedente. Rispetto ad altri progetti Ina-Casa che sorgeranno in città, caratterizzati da una disposizione libera dei fabbricati in grandi aeree in cui dominano gli spazi verdi e aperti, qui l’insediamento assume un carattere più urbano, strutturandosi chiaramente sull’asse di viale Storchi che trova il suo punto focale d’origine nel gruppo rionale fascista XXVI Settembre nel 1936. Una doppia fila d’edifici si dispone in una sequenza di lotti compresi tra lo stesso viale e la parallela via Fabriani. Il lato su viale Storchi si caratterizza per la sequenza di piccoli edifici a due piani dal volume semplice e destinati a casa-bottega, che definiscono il carattere di strada commerciale che tutt’ora mantiene, accentuato dalla citazione del portico rappresentato dalla pensilina leggermente inclinata che crea un ambito protetto sul fronte strada. Nella parte retrostante di ciascun lotto, sorge invece un edificio ad uso di sola residenza di cinque piani disposto perpendicolarmente al primo. Secondo la stessa logica anche questo blocco edilizio si ripete in sequenza edificando in tal modo l’intera area. I prospetti sono caratterizzati da un’accentuata suddivisione orizzontale, scandita dai tamponamenti pieni ad intonaco e dai vuoti delle logge e dei balconi, che conferisce loro un’immagine abbastanza ricorrente degli edifici Ina del periodo.  

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