Nuova biblioteca Bassani (Ferrara)

http://dati.emilia-romagna.it/id/ibc/ArchitecturalOrLandscapeHeritage/151713 entità di tipo: ArchitecturalOrLandscapeHeritage

progetto e costruzione - Progettata nel 1998 da Giovanni Fumagalli e Carlo Melograni, l’edificazione della biblioteca si inserisce in un piano innovativo di riqualificazione della periferia nord di Ferrara, l’ex quartiere Barco, sviluppatasi dagli anni Quaranta a opera dell’Istituto autonomo case popolari (oggi Azienda casa Emilia-Romagna) come quartiere operaio. Il Barco è dotato di una biblioteca comunale dal 1973, ma è con l’intervento urbanistico di inizio terzo millennio che per la prima volta nel quartiere viene costruito uno stabile dedicato e, contestualmente all’inaugurazione, avvenuta il 4 maggio 2002, la denominazione passa da Biblioteca comunale Barco a Biblioteca comunale “G. Bassani”, in memoria dello scrittore ferrarese al quale è dedicato un busto in bronzo, collocato nel patio antistante l’ingresso, realizzato per l’occasione da Mirella Guidetti Giacomelli. Situato fuori le mura, a 5 Km dal centro storico e a 2 Km dal Po, l’edificio dispone di una superficie coperta di 1350 mq, di cui 1230 destinati al pubblico, cui si aggiungono gli spazi all’aperto di 350 mq. Spazi e servizi per il pubblico comprendono, tra l’altro, un auditorium per spettacoli e riunioni dalla capienza di 120 posti, un’emeroteca, una sala letture e prestiti dedicata a bambini e ragazzi, una sala multimediale, uno spazio espositivo, diverse zone di lettura e studio. Cuore pulsante della parte nord di Ferrara, nonostante la sua posizione periferica, pur ben collegata anche grazie a mezzi pubblici e vie ciclabili, la biblioteca “G. Bassani” è divenuta un polo culturale attrattore, forte al punto da essere capace di invertire quel flusso primario che sino ad allora ha mosso i residenti della zona verso il centro cittadino, attirando a sé numerosi utenti che al Barco non erano mai arrivati prima. Già entro i primi due anni di attività la biblioteca “G. Bassani” diviene di fatto la seconda biblioteca di Ferrara per importanza, dopo la prestigiosa Ariostea: è questo un elemento cruciale nella riqualificazione dell’intero quartiere, agli occhi dei residenti come degli abitanti dell’intera città e oltre, un impatto che vanta risonanza e riconoscimento a livello nazionale. Se la mole di prestiti e la vivacità delle iniziative proposte, rivolte a cittadini come alle scuole, rivestono in tutto ciò un peso sostanziale, non va dimenticato quanto lo stesso edificio abbia influenzato nell’ottenimento di un simile risultato. Concepito attentamente in fatto di forme, volumi, materiali e funzioni, lo stabile si caratterizza e si distingue per razionalità ed essenzialità spiccate, equilibrate da una dimensione interna a misura d’uomo e da una fusione continua di esterno/interno, capace di espandere idealmente i confini fisici.
Nuova biblioteca Bassani (Ferrara) 
1995-1995 
Fumagalli Giovanni (progetto) 
Melograni Carlo (progetto) 
progetto e costruzione - Progettata nel 1998 da Giovanni Fumagalli e Carlo Melograni, l’edificazione della biblioteca si inserisce in un piano innovativo di riqualificazione della periferia nord di Ferrara, l’ex quartiere Barco, sviluppatasi dagli anni Quaranta a opera dell’Istituto autonomo case popolari (oggi Azienda casa Emilia-Romagna) come quartiere operaio. Il Barco è dotato di una biblioteca comunale dal 1973, ma è con l’intervento urbanistico di inizio terzo millennio che per la prima volta nel quartiere viene costruito uno stabile dedicato e, contestualmente all’inaugurazione, avvenuta il 4 maggio 2002, la denominazione passa da Biblioteca comunale Barco a Biblioteca comunale “G. Bassani”, in memoria dello scrittore ferrarese al quale è dedicato un busto in bronzo, collocato nel patio antistante l’ingresso, realizzato per l’occasione da Mirella Guidetti Giacomelli. Situato fuori le mura, a 5 Km dal centro storico e a 2 Km dal Po, l’edificio dispone di una superficie coperta di 1350 mq, di cui 1230 destinati al pubblico, cui si aggiungono gli spazi all’aperto di 350 mq. Spazi e servizi per il pubblico comprendono, tra l’altro, un auditorium per spettacoli e riunioni dalla capienza di 120 posti, un’emeroteca, una sala letture e prestiti dedicata a bambini e ragazzi, una sala multimediale, uno spazio espositivo, diverse zone di lettura e studio. Cuore pulsante della parte nord di Ferrara, nonostante la sua posizione periferica, pur ben collegata anche grazie a mezzi pubblici e vie ciclabili, la biblioteca “G. Bassani” è divenuta un polo culturale attrattore, forte al punto da essere capace di invertire quel flusso primario che sino ad allora ha mosso i residenti della zona verso il centro cittadino, attirando a sé numerosi utenti che al Barco non erano mai arrivati prima. Già entro i primi due anni di attività la biblioteca “G. Bassani” diviene di fatto la seconda biblioteca di Ferrara per importanza, dopo la prestigiosa Ariostea: è questo un elemento cruciale nella riqualificazione dell’intero quartiere, agli occhi dei residenti come degli abitanti dell’intera città e oltre, un impatto che vanta risonanza e riconoscimento a livello nazionale. Se la mole di prestiti e la vivacità delle iniziative proposte, rivolte a cittadini come alle scuole, rivestono in tutto ciò un peso sostanziale, non va dimenticato quanto lo stesso edificio abbia influenzato nell’ottenimento di un simile risultato. Concepito attentamente in fatto di forme, volumi, materiali e funzioni, lo stabile si caratterizza e si distingue per razionalità ed essenzialità spiccate, equilibrate da una dimensione interna a misura d’uomo e da una fusione continua di esterno/interno, capace di espandere idealmente i confini fisici.  

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