"Altorilievo" (bassorilievo), Zauli Carlo

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"Carlo Zauli [...] sperimentò ed incardinò la sua ricerca artistica sulla «dialettica tra forma mentale (geometria o razionalismo) e ‘naturalità fisica’ » coniugando «organicità e razionalismo» in una formula oggi definibile naturalismo concettuale." (C. Collina, 2009, pp. 70-71) "La scultura di Zauli rimane volontariamente 'altra', forse testimone di una modernità non frantumata, ma intesa invece secondo i parametri di un'organicità originaria, che ne aveva nutrito le origini e che presto è stata sacrificata alla logica della cangianza e del consumo delle immagini." (G. Cortenova, 2002, pp. 20-22) "Qualche volta si possono individuare due momenti della mia opera: io parto dalle forme primarie e queste spesso sono geometriche, direi a volte addirittura spigolose, come il parallelepipedo o il cubo. Queste forme però io le penetro con le mani, con la testa [...]. L'opera nasce dagli opposti, dai contrasti che portiamo anche dentro di noi, è lo specchio della nostra duplicità, della contrapposizione tra positivo e negativo, yin e yang." (C. Zauli in M. Zauli, 2004, pp. 38-39)
"Altorilievo" (bassorilievo), Zauli Carlo 
forme geometrizzanti con derive e scivolamenti in basso 
sec. XX 
bassorilievo 
Zauli Carlo (1926 -2002) 
gres 
bibliografia di confronto: Zauli M., Museo Carlo Zauli di Faenza, Ravenna, Provincia di Ravenna, 2004 
bibliografia di confronto: Cortenova G., Carlo Zauli. L’alchimia delle terre (1952-1991), Faenza, Edizioni del Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, 2002 
bibliografia specifica: Collina C., Il percento per l'arte in Emilia-Romagna. La legge del 29 luglio 1949 n. 717: applicazioni ed evoluzioni del 2% sul territorio, Bologna, Compositori, 2009, 128 
Opera di forme geometrizzanti con derive e scivolamenti in basso. 
"Carlo Zauli [...] sperimentò ed incardinò la sua ricerca artistica sulla «dialettica tra forma mentale (geometria o razionalismo) e ‘naturalità fisica’ » coniugando «organicità e razionalismo» in una formula oggi definibile naturalismo concettuale." (C. Collina, 2009, pp. 70-71) "La scultura di Zauli rimane volontariamente 'altra', forse testimone di una modernità non frantumata, ma intesa invece secondo i parametri di un'organicità originaria, che ne aveva nutrito le origini e che presto è stata sacrificata alla logica della cangianza e del consumo delle immagini." (G. Cortenova, 2002, pp. 20-22) "Qualche volta si possono individuare due momenti della mia opera: io parto dalle forme primarie e queste spesso sono geometriche, direi a volte addirittura spigolose, come il parallelepipedo o il cubo. Queste forme però io le penetro con le mani, con la testa [...]. L'opera nasce dagli opposti, dai contrasti che portiamo anche dentro di noi, è lo specchio della nostra duplicità, della contrapposizione tra positivo e negativo, yin e yang." (C. Zauli in M. Zauli, 2004, pp. 38-39) 
Altorilievo 

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