Regione Emilia-Romagna

Più Open Data per un minore inquinamento dell’aria

Un nuovo studio dell’ONG OpenAQ, supportato dalla NASA, ha messo in evidenza la correlazione tra apertura dei dati e misure atte a limitare l’emissione di sostanze inquinanti nell’aria, analizzando il livello di accessibilità ai dati sull’inquinamento.

Esaminando i dati provenienti da 11.000 stazioni di monitoraggio dell’aria in 212 Paesi del mondo (Italia compresa, con oltre 500 stazioni di monitoraggio), i ricercatori hanno dedotto che maggiore è il numero di stazioni, minori sono in genere i livelli di inquinamento

Se si guarda alla disponibilità del dato, il report dice che solo 4 Governi su 10 aprono i dati in tempo reale, anche se in una forma non completamente aperta. 30 sono i Governi che, pur aprendo i dati, mancano di trasparenza, pubblicando “il racconto del dato” senza metterlo a disposizione in formato grezzo.

La missione della ONG autrice del report, OpenAQ, è aggregare e armonizzare i dati aperti sulla qualità dell’aria. La piattaforma  - completamente open source - attualmente ospita gli open data provenienti dalle stazioni di 93 Paesi e rappresenta la più grande piattaforma dati sulla qualità dell’aria sia in termini di numero di misurazioni presenti che di estensione geografica. 

Considernado che il monitoraggio delle sostanze inquinanti “costringe” i Governi a mettere in atto politiche specifiche, si comprende quanto la conoscenza aperta, anche su questo tema specifico, sia fondamentale. Investimenti in trasparenza e open data contribuiranno quindi a migliorare la qualità dell'aria.

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