Regione Emilia-Romagna

Il ruolo delle API nella nuova economia dei dati aperti

Per sfruttare appieno tutte le potenzialità dei dati bisogna necessariamente andare verso l’interoperabilità: introdurre e adottare standard, formati e protocolli condivisi. Sono questi i requisiti necessari per avere dati di elevata qualità. È solo su dati di qualità che ha infatti senso fare investimenti, sviluppare e costruire nuovi servizi sfruttando ad esempio tutte le enormi potenzialità dell’IA e degli analytics. 

Questo concetto è stato sottolineato con forza nella European Data Strategy.

L’enorme disponibilità di dati su web ha cambiato il modo in cui sfruttarne le indiscusse potenzialità, dando vita ad una vera e propria economia legata ai dati e più in generale alla conoscenza. Sul web ogni giorno milioni di bot automatici si connettono a dati di ogni genere. Sono programmi software che in modo automatico visitano i siti web per indicizzare contenuti, recuperare news, dati social, documenti, immagini, dati strutturati, dati da sensori, dati satellitari. 

Le API sono delle interfacce di programmazione che vengono utilizzate dagli sviluppatori per accedere e utilizzare all’interno di applicazioni “client” dati e servizi disponibili lato “server”. Più comprensibilmente, le API vanno immaginate come un’URL che al posto di una pagina web restituisce dati. In genere è possibile passare dei parametri nell’URL, per cui effettuare una chiamata ad una API equivale di fatto ad interrogare un database. 

Di conseguenza, avere un portale che consenta l’accesso ai dati attraverso API permette di fare essenzialmente due cose:

  • accedere ai dati in modo selettivo.  In questo modo si possono connettere vere e proprie applicazioni ai dati. Lo sviluppatore non si dovrà quindi preoccupare di gestire e manutenere dati, in quanto questa azione viene demandata completamente al data provider.  È una modalità adatta proprio per dati che cambiano spesso nel tempo, dati quindi in tempo reale o, più in generale, dati in near real time;
  • scaricare nuovi dati man mano che questi vengono pubblicati. È il caso in cui i dati vengono scaricati periodicamente in base alla loro frequenza di aggiornamento per essere memorizzati da qualche altra parte, ad esempio all’interno di un database per un loro utilizzo successivo, come l’integrazione con altri dati, analisi di serie storiche e così via.

In entrambi i casi, i dati vengono ottenuti interrogando le API attraverso programmi software. Questo consente di automatizzare completamente la fase di raccolta dati, dove l’automazione è un elemento fondamentale per industrializzare i processi di riuso dei dati, sfruttandone appieno le potenzialità.

Da https://www.forumpa.it/open-government/il-ruolo-delle-api-nella-nuova-economia-dei-dati-aperti/