Sede Musei Palazzo dei Pio - Carpi

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The Palazzo dei Pio compound, commonly referred to as a castle, was built in successive stages between the Middle Ages and the 17th century. Its earliest origins date back to the 10th or 11th centuries, although no traces from this time are left. It owes its current appearance to the changes made by the Pio di Savoia family, who were Carpi’s feudal lords starting in the mid 14th century. In the early 16th century, it was turned into a prince’s residence by Alberto III, who adapted the building to Renaissance models. After the end of the Pio di Savoia feudal rule, the city of Carpi became a feud of the Este family. The palace was abandoned and used for other purposes, such as a prison, warehouse, courthouse, and theatre. After Italian unification, the building was purchased by the municipal administration and underwent a series of restoration efforts, which lasted throughout the 20th century.
Il complesso del Palazzo dei Pio, comunemente chiamato Castello, si compone di una struttura stratificata con edifici databili fra l'epoca medievale e il XVII secolo. Delle origini, che risalgono al X/XI secolo, non rimangono tracce mentre l'aspetto attuale è determinato dalle modifiche e dai cambiamenti apportati dalla famiglia dei Pio, signori di Carpi dalla metà del XIV secolo. La successiva trasformazione in vera e propria dimora principesca si attua agli inizi del Cinquecento per opera di Alberto III, che adatta l'edificio ai modelli rinascimentali. Con la fine della signoria dei Pio la città di Carpi passa sotto gli Estensi ed il palazzo, abbandonato, perde progressivamente la sua funzione originaria in quanto adibito ad altri usi, carcere, magazzino, ufficio giudiziario e teatro. Solo dopo l'Unità d'Italia il palazzo, acquistato dal Municipio, è stato sottoposto ad una fase di recuperi che si sono protratti per tutto il secolo scorso. La Cappella Pio “…addizione alla fabbrica che era stata realizzata intorno agli anni settanta del Quattrocento” (Giordano) per commissione di Alberto III Pio, la cappella, situata al piano nobile, in corrispondenza dell’angolo sud-est della Rocca, è composta da un vano longitudinale, caratterizzato da una navata con volte a crociera e presbiterio quadrato con copertura a cupola semisferica su pennacchi. Un’arcata con pilastri e capitelli corinzi, divide la navata dalla zona presbiteriale. Le pareti e le coperture della cappella sono rivestite di affreschi, per i quali la critica recente ha proposto una datazione intorno al 1504. Attribuite tradizionalmente a Bernardino Loschi, in base a considerazioni stilistiche le pitture vennero riferite da Luisa Giordano (2008) a una mano diversa, che, limitatamente alle scene con l’Annunciazione e la Presentazione al Tempio, potrebbe essere ricondotta a Jacopo Loschi, padre dell’artista. Sulla parete ovest sono raffigurati i seguenti episodi: Adorazione, Presentazione di Gesù al Tempio, Disputa di Gesù con i Dottori, Cristo risorto appare alla Vergine. La parete est della navatella è invece decorata, da sud a nord, con Scene della Pentecoste e l’Assunzione della Vergine. In uno spazio architettonico sormontato da monogramma è inserita l’immagine di Cristo in pietà. Sulla parete ovest del presbiterio dedicato alla Vita della Vergine, nel riquadro con la Cacciata di Gioacchino dal tempio, si trova il primo ritratto ufficiale di Alberto III Pio. Avvolto in un mantello foderato di pelliccia, signore di Carpi è affiancato da dal fratello Lionello II, dal padre Lionello, unico personaggio di profilo, seminascosto da una colonna, dal precettore Aldo Manuzio, e probabilmente dall’umanista Pietro Pomponazzi. Le scene che seguono, in senso antiorario, raffigurano Nascita della Vergine, Presentazione di Maria al tempio, Nozze della Vergine, Visitazione. Nel presbiterio, un’iscrizione a lettere capitali dorate su fondo blu corre lungo la cornice in terracotta policroma e invetriata, indicando la dedicazione della cappella e la committenza: “HOC SACRU(M) DEO BEATAEQ(VE) VIRGINIS MARI(A)E VITAE MISTERIIS CONSECRAVIT. D. ALB(ER)TUS P.P.”. Sui pennacchi del tiburio soprastante sono raffigurati i dottori della Chiesa: San Gerolamo, Sant’Ambrogio, Sant’Agostino e San Gregorio Magno. Ugualmente affrescate le lunette corrispondenti. Sulla parete sud la scena con l’Incoronazione della Vergine è sormontata dal cartiglio con la scritta a lettere capitali “GAVDETE OMNES ET EXULTATE/QUIA HAEC EST REGINA NOSTRA/QUAM CORONAVIT ALTISSIMVS”. “Le altre tre lunette che sostengono la cupola propongono simmetricamente lo stesso motivo con una finta struttura architettonica composta da tre arcate centinate con al centro il busto di un profeta che tiene tra le mani una targa e ai lati due nicchie, con valva conchigliata, all’interno delle quali sono rappresentate le sibille, con la lapide della loro profezia” (Dieghi, Previdi, Rossi). Nella lunetta a ovest, l’iscrizione “EIVS REGNUM SEMPITERNUM/EST ET OMNES REGES SERVIENT/PROPHETA DANIEL” si accompagna a San Daniele e alle sibille Samia ed Ellespontica, mentre, al centro della lunetta nord, accanto al profeta Ageus con le sibille Eritrea e Persia è la scritta “EGO MOVEBO COELVM ET TER/RAM ET VENIET DESIDERATVS/COTIS GENTIBVS/PROFETA AGEVS”. Nella lunetta est si legge invece “EXULTA SATIS FILIA SION ECCE/ REX TVVS VENIET IVSTVS ET/ SALVATOR/PROFETA ZACCARIAS” a commento delle figure delle sibille Tiburtina e Cumana con il profeta Zaccaria, la cui immagine venne ridipinta da Achille Casanova nel corso dei restauri degli anni ’20 del Novecento. L’iscrizione “QUO QUAM GLORIOSVM EST REGNVM IN QUO CVM CHRISTO GAVDET OMNES SANCTI AMICTI STOLIS ALBIS SEQVVNTVR AGNVM QVOCVMQVE IERIT” integra il programma iconografico della cupola, decorata da trentasei tondi su tre ordini decrescenti, intervallati da cherubini convergenti al centro al monogramma di Cristo in un sole radiante, e dai busti dei santi fondatori di ordini religiosi, dei martiri e delle vergini. Gli affreschi della Cappella Pio sono stati oggetto di intervento conservativo da parte dell'Istituto per i Beni Culturali secondo quanto stabilito dalla L.R. n. 18/2000.
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